venerdì 4 gennaio 2019


Sapevo di un galletto prepotente
a cui piaceva manovrar la gente.
Di sedie, di sgabelli e di poltrone
faceva volentieri collezione
ma si schermiva sempre, poveretto,
dicendo che l'avevano costretto.
Condiva tutte le sue esternazioni
con colpi bassi e con macchinazioni
per provocar, manco fosse un lavoro,
lo spollinio dei polli tra di loro.
"Divide et impera" era il suo triste motto
di chi piscia dal trespolo di sotto
perché ai giannizzeri vuol dimostrare
che chi sta sopra fa come gli pare.
Usava dispensar conversazione
soltanto a pochi eletti per stagione...
con gli altri, ostentando sicurezza,
si produceva in perle di saggezza!
Era furbissimo, novello Machiavelli,
ma col passar del tempo e dei capelli,
mentre gli altri suonavan tutti in coro
si ritrovò a cantarsela da solo
...perchè alla fine tutti, nel pollaio,
finirono per capir che era un troiaio!!!


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