sabato 13 ottobre 2018



“Gingillo” – recita il vocabolario
“giocattolo, balocco o marchingegno
oggetto di trastullo o straordinario
ninnolo di gran pregio” cui far pegno

alla persona amata in occasione
di un grande giorno, ovvero avvenimento, 
da celebrar con tutta la passione
di chi si è misurato nel cimento.

Ed ecco che un Gingillo di tal guisa
-balocco eccezionale e sì pregiato-
ha dimostrato anche alla più indecisa
marmaglia, che non l’ha montato,

di essere il trastullo più vincente
che ci potesse essere nel campo
…ninnolo un tubo, cara la mia gente,
questo vi ha messo al muro senza scampo!

E se il pigiama glielo avete messo
quand’era ancora giovane e avventato
ve lo sognate di montarlo adesso…
Però vi resta il grande pensionato

che vi apparecchia tutto e vi sistema
(ma vi sistema proprio per le feste)
e per restare sempre bene in tema
vi lascia a tutti i giri nelle peste

mettendo sul suo piatto succulento
il su’ figliolo, povera creatura
(non si può proprio dir che sia un portento)
o qualche altro scherzo di natura!

Diavol fa pentole senza coperchi
e uno così ti ha dato la coppale:
non lo ritrovi più neanche se cerchi
col lanternino o con il cannocchiale 

Perché un Gingillo non si mette via
e se decidi di piantarlo in asso
poi è inutile provare nostalgia
…puoi sempre consolarti co’ un Salasso!

mercoledì 10 ottobre 2018



Con addosso ‘sto pigiama
non c’è più niente da fare,
qui non cambia mai la trama
…ti puoi solo strapurgare

Ma se metti la tovaglia
è già tutto apparecchiato:
vai sicuro, non si sbaglia
il braciere è assicurato!!!

giovedì 4 ottobre 2018

C’era una volta un grande Capitano
(forse non proprio affabile e alla mano)
ma di sicuro risoluto a fare
quel che era necessario per trionfare.
Qualcuno per trovar consolazione
diceva che era una combinazione
che al primo colpo, in veste di Priore,
avesse vinto un Palio. “E’ solo cuore”
amava farfugliar pieno di boria
questo qualcun: “domani è un’altra storia”
Ma se dicendo cuor pensava ad altro
-e gli pareva di parlare scaltro-
subito dopo dovette cambiar motto
piegandosi al cospetto di un Cappotto!
“Vabbè – provava a dir – si vede il Fato
qualcosa gli doveva e gliel’ha dato,
ma stai sicuro che da qui in avanti
vedrem le delusioni e i disincanti…”
E architettando chissà qual manovra
pensava di irretirlo, come piovra.
E infatti, così stretto nella morsa…
prende e ne buca un altro, di rincorsa!
Poi non contento, decide: “s’esce a sorte”
e mette un’altra annata in cassaforte.
Ora lo puoi cantare inter, l’antifonario,
per te non sarà certo straordinario!
Oddio, un po’ di fortuna l’avrà avuta
perché se non hai quella che ti aiuta
puoi essere un fenomeno di ardire
ma così bene non ti può riuscire.
Però per far sì gran capolavoro
ci vuol la testa, il cuore ed il lavoro,
quindi, col cuore, dico agli sformoni
ben oltre le legittime opinioni,
ben oltre gli anatemi ed il livore
bisogna riconoscere il valore:
per voi è arrivata l’ora di abbozzare…
Con questo non ce la potete fare!!!

lunedì 1 ottobre 2018


Nell’attesa che gli impegni
mi dian modo di giocare
con le rime e coi disegni
per riprendere a “creare”

sento forte l’esigenza
di mandar questo messaggio:
allenate la pazienza,
forza, fatevi coraggio, 

perché il peggio, a questo punto
(col berretto e col pitale)
non è detto che sia giunto
…tanti auguri e buon Natale!