sabato 12 agosto 2017

Il Palio è bello, però dura poco
e sarà pure solamente un gioco
ma è risaputo che se vuoi giocare
devi saper di cosa chiacchierare,
perché è nei giorni prima dell'agone
che prende corpo tutta la questione,
ritti sull'uscio o intorno a un tavolino
con quattro amici e un calice di vino.
Finché sei giovane ci so' i tamburi
e le bandiere, e lì si va sicuri
- perchè una “semplice” la fanno tutti
che siano alti, bassi, belli o brutti -
Ma poi si cresce e cresce la tensione
nell'approcciar davvero questione:
si può parlar del tufo e del mossiere,
dei materassi e delle spennacchiere
del palco del Comune e del verrocchio...
ma l'argomento che ti “strizza l'occhio”
non è di certo il tempo che trascorre
ma il Palio vero, quello che si corre,
e se a guardar monture e drappelloni
o bene o male siamo tutti boni,
con i cavalli non si è mai sicuri
- e sarà meglio che non ti avventuri
a far ragionamenti, dammi retta,
se non vuoi fare qualche figuretta.
Anche ai cazzotti proprio un ci si pensa
(perché siam tutti contro la violenza).
A dire di partiti e consorelle
se ne potrebbero sentir di belle
ma se non sei del cacio sai 'na sega
...e poi alla fine ma che te ne frega;
a dire il vero c'è una cosa sola
a cui la mente incontrastata vola
e che interessa i grandi e i più piccini:
si vuol sentir parlare di fantini.
Ma quei fenomeni che quando un corri
san sempre tutto? Poi fanno gli gnorri:
non si sbilanciano, fanno i preziosi
borbottano commenti misteriosi
e avverano la tesi adamantina
che se le chiacchiere facessero farina
prospererebbero i forni ed i mugnai
e il pane un mancherebbe proprio mai.
Non ci rimane che aspettar chi conta
per domandargli “allora chi si monta?”
sapendo bene che, come si addice,
ammesso che lo sappia... un ce lo dice!

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