venerdì 25 agosto 2017

Sicilia



QUINTE DI MARMO SU UN CIELO DI SMALTO

SPECCHIANTI L’ONDE DI GIADA E COBALTO

DOVE FRINISCONO STENTE CICALE

BRUCIATE DALLA CANICOLA AUSTRALE

CHE NEI CHIASSOSI SILENZI D’ESTATE

FANNO CORNICE ALLE BALZE ASSETATE

DEI MURI A SECCO, DI SQUAME E MERLETTI,

CROSTE DI INTONACO, LAVA E MURETTI,

PICCOLE CUPOLE D’ORO E CINABRO

RICCO MOSAICO SUL FONDO SCABRO

DELL’ORIZZONTE CHE ARSICCIO SVAPORA

DENTRO UN BAGLIORE CHE ABBAGLIA L’AURORA

E POI IL TRIONFO DI GRATE E VOLUTE,

PIAZZE VOCIANTI SU BIFORE MUTE,

ZAGARE, MANDORLI, PALME E CARRUBI

NEL CIELO ARSO ASSETATO DI NUBI.


sabato 19 agosto 2017

Ritonfa!



















LASCIAR SOLO IL FANTINO A MEZZA PISTA

LA PRIMA VOLTA PUO’ SEMBRA’ UNA SVISTA

MA ALLA SECONDA, PIU’ CHE AD UNO SFIZIO

CI VIENE DA PENSARE CHE SIA UN VIZIO,

PERCHE’ IL LAVORO QUI PARE SCONTATO

E NON CI VUOLE CERTO UNO SCIENZIATO:

IN PIAZZA C’E’ DUE CURVE E UNA SPIANATA

DOVE CI STA DI BATTE ‘NA BOCCATA

ED E’ UN DATO DI FATTO CONCLAMATO

CHE DOPO SAN MARTINO C’E’ IL CASATO

…NE METTI DUE DI QUA E DUE DI LA’

VEDRAI CHE IN QUALCHE MODO CI SI FA!

GIA’, SEMBREREBBE FACILE IL GIOCHINO

ANCHE PER CHI NON FA ‘L GUARDIAFANTINO,

MA SE SEI AVVEZZO SOLO AI NUMERONI

(TREMILA A CENA, IN PALCO DUE MILIONI)

E POI TI SCORDI I MINIMI DETTAGLI

PUO’ DARSI CHE UNA VOLTA O DUE TI SBAGLI:

E SE A TITTIA GLI PRENDONO LE FOLE

DI METTERSI A PROVAR LE CAPRIOLE?

BATTE UNO SCOPPIO SU PER IL CASATO

(DRITTO PER DRITTO, NIENTE NERBO ALZATO)

COME IL MANNUCCI, PORO GIOVANNINO,                   

SI RIZZA E SI ALLONTANA DI PIEDINO,

SI GUARDA INTORNO E INVECE DEI SUOI OMONI…

RITORNA A CASA CON DUE SCAPACCIONI!


giovedì 17 agosto 2017

Cavalli a dondolo

























Parlava il capitano al suo scudiero
con l'occhio languido di un padre fiero
“hai preso un missile, hai portato un treno,
bravo, porca miseria, niente meno,
ora lo vedi popò di ringollone
gli si rivoga con 'sto bombolone.
E visto che ci siamo e me lo chiedi
prima di tutto te li lascio a piedi,
poi faccio il colpo gobbo con Tittia,
li picchio e porto il palio in Camollia,
come dev'esser nella tradizione
che affronta la lupina all'istricione!”
E giù briscole, gotti e capriole,
la forza di chi sa che cosa vuole
si liberava in grandi spacconate
e leste trascorrevan le serate.
Così col proseguire della festa
ai pori duri, (duri nella testa)
il dubbio non voleva balenare
che fosse troppo presto per cantare...
Il resto è storia e non vale la pena
di dire cose che sa tutta Siena.
E' solo un ghiribizzo che mi piglio
se mi permetto di dare un consiglio:
chi fa troppo il galletto e lo spaccone
rischia di far soltanto compassione!!!

sabato 12 agosto 2017

Il Palio è bello, però dura poco
e sarà pure solamente un gioco
ma è risaputo che se vuoi giocare
devi saper di cosa chiacchierare,
perché è nei giorni prima dell'agone
che prende corpo tutta la questione,
ritti sull'uscio o intorno a un tavolino
con quattro amici e un calice di vino.
Finché sei giovane ci so' i tamburi
e le bandiere, e lì si va sicuri
- perchè una “semplice” la fanno tutti
che siano alti, bassi, belli o brutti -
Ma poi si cresce e cresce la tensione
nell'approcciar davvero questione:
si può parlar del tufo e del mossiere,
dei materassi e delle spennacchiere
del palco del Comune e del verrocchio...
ma l'argomento che ti “strizza l'occhio”
non è di certo il tempo che trascorre
ma il Palio vero, quello che si corre,
e se a guardar monture e drappelloni
o bene o male siamo tutti boni,
con i cavalli non si è mai sicuri
- e sarà meglio che non ti avventuri
a far ragionamenti, dammi retta,
se non vuoi fare qualche figuretta.
Anche ai cazzotti proprio un ci si pensa
(perché siam tutti contro la violenza).
A dire di partiti e consorelle
se ne potrebbero sentir di belle
ma se non sei del cacio sai 'na sega
...e poi alla fine ma che te ne frega;
a dire il vero c'è una cosa sola
a cui la mente incontrastata vola
e che interessa i grandi e i più piccini:
si vuol sentir parlare di fantini.
Ma quei fenomeni che quando un corri
san sempre tutto? Poi fanno gli gnorri:
non si sbilanciano, fanno i preziosi
borbottano commenti misteriosi
e avverano la tesi adamantina
che se le chiacchiere facessero farina
prospererebbero i forni ed i mugnai
e il pane un mancherebbe proprio mai.
Non ci rimane che aspettar chi conta
per domandargli “allora chi si monta?”
sapendo bene che, come si addice,
ammesso che lo sappia... un ce lo dice!

venerdì 11 agosto 2017

Dietro al cavallo...


Dietro al cavallo ci sta tutto un mondo
un universo che da cima a fondo
mostra un trionfo di suoni e colori
berci, risate, chiacchierate e cori...
dai dirigenti con giacche e cravatte
ai ragazzotti in bermuda e ciabatte.
In prima fila c'è sempre l'esperto,
(studia il cavallo con fare sofferto),
un bordellino che porta la borsa
e venti energumeni pigiati a forza.
C'è chi si dà a risalir la corrente
come un salmone, e pesticcia la gente,
per entrà in Piazza con tutti i pettoni
(che d'altra parte so' soddisfazioni).
C'è chi gorgheggia, rapito, a occhi chiusi
e ci son quelli svociati e già fusi.
Poi c'è n'è uno col capo a mezz'asta:
gli garberebbe fa' un coro, ma impasta...
pace, stasera non canto, sò cotto
...mi toccherà consolarmi co' un gotto!