giovedì 17 agosto 2017

Cavalli a dondolo

























Parlava il capitano al suo scudiero
con l'occhio languido di un padre fiero
“hai preso un missile, hai portato un treno,
bravo, porca miseria, niente meno,
ora lo vedi popò di ringollone
gli si rivoga con 'sto bombolone.
E visto che ci siamo e me lo chiedi
prima di tutto te li lascio a piedi,
poi faccio il colpo gobbo con Tittia,
li picchio e porto il palio in Camollia,
come dev'esser nella tradizione
che affronta la lupina all'istricione!”
E giù briscole, gotti e capriole,
la forza di chi sa che cosa vuole
si liberava in grandi spacconate
e leste trascorrevan le serate.
Così col proseguire della festa
ai pori duri, (duri nella testa)
il dubbio non voleva balenare
che fosse troppo presto per cantare...
Il resto è storia e non vale la pena
di dire cose che sa tutta Siena.
E' solo un ghiribizzo che mi piglio
se mi permetto di dare un consiglio:
chi fa troppo il galletto e lo spaccone
rischia di far soltanto compassione!!!

Nessun commento:

Posta un commento