QUINTE DI MARMO SU UN CIELO DI SMALTO
SPECCHIANTI L’ONDE DI GIADA E COBALTO
DOVE FRINISCONO STENTE CICALE
BRUCIATE DALLA CANICOLA AUSTRALE
CHE NEI CHIASSOSI SILENZI D’ESTATE
FANNO CORNICE ALLE BALZE ASSETATE
DEI MURI A SECCO, DI SQUAME E MERLETTI,
CROSTE DI INTONACO, LAVA E MURETTI,
PICCOLE CUPOLE D’ORO E CINABRO
RICCO MOSAICO SUL FONDO SCABRO
DELL’ORIZZONTE CHE ARSICCIO SVAPORA
DENTRO UN BAGLIORE CHE ABBAGLIA L’AURORA
E POI IL TRIONFO DI GRATE E VOLUTE,
PIAZZE VOCIANTI SU BIFORE MUTE,
ZAGARE, MANDORLI, PALME E CARRUBI
NEL CIELO ARSO ASSETATO DI NUBI.
Nessun commento:
Posta un commento