Dice il buon Andrea De Carlo: “mi
sembra che in realtà ogni sensazione o voglia o idea venga racchiusa in una
specie di gabbia, diversa per forma e dimensione, a seconda di quello che
contiene. Ci sono gabbie lunghe e strette per desideri lineari, gabbie cubiche
per immagini mentali ben definite, gabbie a cono per modi di fare, gabbie
cilindriche per modi di essere, gabbie minuscole per piume di impressioni”.
Impressioni, sensazioni, voglie, idee, desideri, pensieri, insomma, infiniti, straordinari,
banali, ordinari, squisiti, eccentrici, curiosi, noiosi, melanconici,
scoppiettanti, sconcertanti pensieri…
Ora, il problema vero è: perché
mettere i pensieri in gabbia? Perché non farli volare via dove gli pare e
liberare le gabbie per pensieri sempre nuovi, dico io? Ecco… non sarà arrivata l'ora di aprire le gabbie?
I pensieri sono uccelli
ce ne son di brutti e belli
e anche quando ti fan rabbia
non li puoi tenere in gabbia…
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