mercoledì 20 agosto 2014

    Chi c'ha i denti non c'ha il pane
    disse il luccio al pescecane...


martedì 19 agosto 2014



















Ritrovarsi etrusco...
tra il lusco e il brusco!


Pescia - Rione Ferraia


Pescia - Rione Santa Maria


Pescia - Rione San Francesco


Pescia - Rione San Michele


L'APPETITO VIEN MANGIANDO...





venerdì 15 agosto 2014

    POPOLO

    "Duce, alfiere o tamburino
    barbaresco o popolino
    a vent'anni o a settantotto
    - dal vegliardo al giovanotto -
    birbaccione o mezzasega
    questa cosa non si spiega:
    che indossare una montura...
    resta sempre un'avventura!!!"



   QUILP'S EVOLUTION
   (l'evoluzione secondo Quilp)


lunedì 11 agosto 2014

domenica 10 agosto 2014




Quilp… chi era costui?

Quilp è un nano cattivo, per cominciare. È un personaggio negativo all’ennesima potenza, come nella migliore tradizione dickensiana, uno di quei personaggi per i quali non è prevista redenzione. È il nero assoluto, il colosso privo d’ombra, la macchia senza sfumature; è il mare d’inchiostro in una notte senza luna, il buio più buio del buio, quel buio indispensabile, se vuoi scorgere la luce. È un estremo, un eccesso, un paradigma. Ed è anche brutto, a dirla tutta, e parecchio; e la bruttezza lo spinge ad essere ancora più emarginato, e l’emarginazione lo fa essere ancora più cattivo… brutto, brutto e cattivo: punto!
Perché Quilp, allora? Perché bearsi di apparire brutti e cattivi? Perché rimestare il fondo? Per sentirsi almeno una volta un paradigma? Per essere eccentrici, caustici e maligni e piacere alla gente, senza piacergli? Spero di no in effetti, perché qui, a guardare bene, non si parla di Quilp ma del suo molo. Per il molo, dunque, per la catapecchia, per l’ammasso di ferri contorti e arrugginiti, di ancore e velacci, di vecchie polene scrostate, cime sfilacciate e bozzelli cigolanti echi di pirateria e di mirabolanti avventure, pezzetti di fantasia pronti a sgocciolare in un nuovo mare, a tornare a galla, a navigare di nuovo.
Perché Quilp è brutto e cattivo, ma il suo molo è “buono”. Perchè il molo è la tana, la cuccia, l’isola dimenticata dove approdano i rottami delle idee e le idee da rottamare. Perché il molo è la periferia, il contorno, il margine discreto dove alla fine tutto finisce per poter ricominciare.
Forse è per questo, per la qualità di avanzo, di schizzo, di gioco e di scarto recuperato, arenato, dimenticato e pronto a riprendere vita, che non riesco a disegnare nel mezzo del foglio, che la matita e il colore cercano inevitabilmente l’angolo, lo spigolo, il margine.
Perché solo dal margine e dal suo approdo i disegni e le rime escono dalle secche del foglio e riprendono il largo, con tutte le cose, quelle vecchie e quelle nuove, le barchette e i transatlantici, gli echi, le urla, le canzoni, i colori e le idee che, dai e dai, in quasi quarant’anni di salti e capriole, mi si sono arenate in testa, incagliate nella penna, impelagate nel dubbio: sarò capace?
… alla fine mica importa: se non riuscirò a navigare coi buoni giganti mi accontenterò di galleggiare in compagnia di Quilp, il nano cattivo.





Chissà mai non ti riesca
a pescare senza l'esca...


   RECOMMANDE' PAR...


sabato 9 agosto 2014

                   Le cose belle...



Le pulci rosse corrono, ballano e saltano...
ma saranno capaci di raggiungere la meta?
 
Orbetello, Nuovo Spazio Espositivo - Via Dante 16
24 - 30 Agosto 2014

venerdì 8 agosto 2014


    ...e allora che il viaggio abbia inizio!
 
Le  pulci rosse non sono pulci qualsiasi: sono pulci giramondo. Non riescono a stare ferme, saltano in continuazione da un posto all'altro, da un amico all'altro, da un'avventura all'altra. Cercano una casa, un nido, un rifugio dove fermarsi a riposare un istante e da cui saltare ancora avanti, verso il mondo... 
si dice che chi cerca trova: chissà se anche le pulci rosse riusciranno a trovare quel che cercano; lo puoi scoprire dal 24 al 30 Agosto ad Orbetello, al Nuovo Spazio Espositivo in via Dante 16.
Le pulci rosse ti aspettano lì

lunedì 4 agosto 2014

Miracoli delle giovani grafiche lupaiole
uno fa un disegnino a pennarello, uno schizzo che vorrebbe avere un che di "imperiale" ma che alla fine viene fuori un po' stortignaccolo e rabberciato... vabbè, alla fine è una cosa improvvisata, tanto per ruzzare; lo mette in un cassetto e se lo scorda fino a quando, una manciata di anni dopo (bruttissimo segno di vecchiaia), le giovani grafiche lupaiole (altro bruttissimo segno di vecchiaia) non lo rispolverano, lo sistemano, lo correggono e fanno il miracolo: 
cosa dire? solo grazie!