lunedì 30 gennaio 2017
mercoledì 4 gennaio 2017
Ecco un buon manicaretto
degno del più gran banchetto
proprio adatto a celebrare
l'anno che va a incominciare
(con l'augurio impertinente
che sia come il precedente).
Questa dunque è la ricetta
per un istrice in porchetta:
cerca in mezzo a quella gente
presuntuosa e prepotente
finchè trovi un esemplare
che sia buono da mangiare,
un villano un po' gradasso
grosso e duro come un sasso.
Per un paio di stagioni
lo addolcisci a scapaccioni,
poi - quand'è bello frollato
pronto ad esser cucinato -
sali e pepi quanto basta
e lo butti con la pasta.
Aggiustato in questo modo
lo fai cuocer nel suo brodo;
fai lessar tutto l'intruglio
dall'inizio a fine luglio,
poi lo scoli a metà agosto
e lo metti a fare arrosto.
Lo puoi toglier ben grigliato
cotto "all'ultimo casato"
e guarnirlo sopra e sotto
doppio, in salsa di cappotto.
Ecco, puoi servirlo a gloria
celebrando una vittoria
anzi due, caro il mio cuoco,
una sola ...è troppo poco!!!
degno del più gran banchetto
proprio adatto a celebrare
l'anno che va a incominciare
(con l'augurio impertinente
che sia come il precedente).
Questa dunque è la ricetta
per un istrice in porchetta:
cerca in mezzo a quella gente
presuntuosa e prepotente
finchè trovi un esemplare
che sia buono da mangiare,
un villano un po' gradasso
grosso e duro come un sasso.
Per un paio di stagioni
lo addolcisci a scapaccioni,
poi - quand'è bello frollato
pronto ad esser cucinato -
sali e pepi quanto basta
e lo butti con la pasta.
Aggiustato in questo modo
lo fai cuocer nel suo brodo;
fai lessar tutto l'intruglio
dall'inizio a fine luglio,
poi lo scoli a metà agosto
e lo metti a fare arrosto.
Lo puoi toglier ben grigliato
cotto "all'ultimo casato"
e guarnirlo sopra e sotto
doppio, in salsa di cappotto.
Ecco, puoi servirlo a gloria
celebrando una vittoria
anzi due, caro il mio cuoco,
una sola ...è troppo poco!!!
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